Fasci Di Luce 1n4g52

...perché l'amore nasce e gode in ognuno di noi

ed è essenziale per vivere e morire.

Pierluigi Greco

Prefazione

Questo libro che vi apprestate a leggere è frutto di un mio lungo viaggio, nel vero senso della parola. Si perché, alcune delle poesie qui presenti, sono state concepite, per lo più, durante le mie lunghe traversate in treno, in bicicletta e a piedi per il Conservatorio allo scopo di ottenere la mia tanto agognata Laurea. Devo essere sincero, mi hanno tenuto molta compagnia, soprattutto quando penso che scrivendo perdo essenzialmente la nozione del tempo e quindi il "viaggio" diventa sempre più piacevole e affascinante. Altre poesie, sono state concepite in momenti molto belli della mia vita e scriverle, in tutta fretta, su un pezzo di foglio sgualcito o dietro un vecchio giornale, mi hanno regalato attimi profondi di gioia, amore e felicità, soprattutto poterli condividere con tutti voi. Queste pagine, queste idee, questi episodi hanno avuto tutte inizio dalla prima poesia che ho scritto: "FASCI DI LUCE" e che poi diverrà il titolo di questo libro. E' un titolo dal contenuto, per me, molto affascinante e accattivante perché si ripropone molto spesso nel mio percorso di vita ed è stato fonte di forte ispirazione non solo per le poesie nate dopo di essa ma anche per le opere di musica che ho composto. Infatti, alcune poesie di seguito proposte, sono state, per così dire, artefici di prolifere collaborazioni musicali. In fondo al libro, nei riferimenti audio, troverete il titolo di cinque poesie con affianco il relativo link youtube, se vorrete ascoltare le registrazioni da me stesso effettuate, basterà inserirlo in qualsiasi browser internet di un o video. Non mi resta che augurarvi buona lettura.

Pavia, 3 giugno 2015 Pierluigi Greco

Indice

FASCI DI LUCE 6 A MIO PADRE 7 L'EQUILIBRIO 8 IL SILENZIO 9 AMORE 10 E SE ANCHE FOSSE VERO 11 IL GIOCO 12 L'AMARA VERGOGNA 13 SALUTO LE MENTI 14 CAMBIO VIA 15 E' NATO 16 SONO VIVO! 17 IL FANCIULLO E L'UOMO 18 A VOLTE 19 SENZA META 20 SENZA TE 21 VENTO DENTRO 22 GIORNATA SERENA 23

LA CAMPANA 24 I SUOI OCCHI 25 NELLA NOTTE 26 DOLCE AMARO 27 AMARE SENZA LUCE 28 IL CONFINE 29 AMO 30 TI BACIO 31 SPEGNERO' LA LUCE 32 L'AMOR DEV'ESSER GRATO 33 CADE LA PIOGGIA 35 E' ORA DI ANDARE 36 HO CAPITO CHE LA NOTTE 37 IL VIAGGIO PIU' GIUSTO 38 ONDE SONORE 39 NUOVI GENITORI 40 A LEI 41 l'abitudine 42 al ciglio di un burrone 43 per ogni sogno avvenire 44 ad aspettare il tempo 46

musica 47 primavera 48 RIFERIMENTI AUDIO 49 RINGRAZIAMENTI 50

FASCI DI LUCE

Cadono sul foglio pieno di puntini, fasci di luce. Dimentico all'istante chi sono e lascio scivolare le ciglia giù per il corso naturale delle cose. Bagliori schiariscono la mente mentre il giardino d'intorno rinvigorisce tra le scie di pioggia.

Cantano le corde appena suonate, al tramonto calano sulla collina brezze di vento e sembra che per piacere par muovere i suoi capelli. Flash sui percorsi trascorsi e vissuti e l'infinito così lontano è proprio lì... accanto a me.

A MIO PADRE Il ricordo... E' fervido, è vivido, è reale. Mi vieni a prendere quasi tutti i giorni alla stessa ora. perchè solo ora? Ricordi umani in prestito saggiano la mente, desiderano volare, violare e venire;

Rimangono... Si aggrappano alle lenzuola la notte per non perdermi il giorno. A memoria il concerto suo farò sempre. A mio padre dirò che la musica sua sa parlare, capire, amare.

Sentono... dei gabbiani i i, finalmente liberi di viaggiare in tutti i deserti del mondo. Scosto la tendina e ammiro il mare nella sua maestosità..

..ed il ricordo è ancora li: tiepido..

L'EQUILIBRIO L'equilibrio, l'orologio sul campanile esprime compiacente il suo lavoro, ammira l'estro del pittore e lo sfida... il treno fischia e non parte ed è tardi e ancora non parte.

Il musicista s'accorda con Dio e con Lui d'accordo suonano assieme. Il tempo scandisce i i, le emozioni sottili catene.

Un rumore assordante e il suo silenzio appiattiscono l'infinito su di un foglio di spartito. ...e tutto si lascia, s'accascia... sulla nuda terra.

IL SILENZIO Si sdraiano le aurore sopra i boschi, la tela del pittore si dipinge di niente, le spighe di grano carezzano la pioggia e parlano l'amore di una donna.

Il silenzio è sopra ogni cosa e la mente non può capire i singhiozzi del suo tempo.

AMORE E abbandonarsi ad una semplice parola: amore. Vie di fuga non esistono, annebbia ogni singolo pensiero, fa crollare decisioni.. è un autentico magnete che attrae smanioso di esistere.. e non puoi far nulla che redimere ogni tua scelta, affondare l'ancora e aggrapparti alla vita.

E SE ANCHE FOSSE VERO E se anche fosse vero... non avremmo altro che il mare; quell'onda che travolge e risana la pace quando il suono dei gabbiani sovrastando il cielo, accusando l'insana razza, pulisce fin l'ultima fronte.

IL GIOCO Salgo per la scala del pensiero ogni tua singola nota: risuonano inconfutabilmente le mie. Ed il gioco continua alternando gli occhi alle pause, le pause agli occhi e l'incedere continua...e...continua... sincopando il battito del cuore al ritmo, irregolare ma di un preciso terzinato... continua poi con una sestina e di la a poco tutte, tutte in fila in linea retta osservano l'armoniosa pace. E oltre vi è solo il tempo, oramai cambiato...

L'AMARA VERGOGNA Immagino sotto il cielo porpora: cascate di metallo, folti grandinate di cenere nera; si abbattono senza fretta sull'odiosa attesa,

ispida aspra e stretta l'imbuto sortisce il frutto. Eccol tutto: l'amara vergogna.

SALUTO LE MENTI...

Saluto le menti e capisco tutto.

Vanno a dormire i prati erbosi ma la luna nega, si accende questa notte come non mai e risplende sul tuo viso forse la tela migliore? L'odore è quello buono del tuo profumo e la mente cede ancora al suo aggio. Del resto è maggio e a volte capita: le colline cantano, i ruscelli crescono ed esaltano il suo sorriso.

Saluto le menti e capisco tutto.

I fiori fan frutta fresca, prendono da lei pieno il sapore, l'ho sentito, è sempre più buono. E' calda la terra e dorme la luna, il pensiero è vivo e persistente e lei è ancora li sul petalo adagiata. Saluto la notte che a in fretta avara d'estate,

complice all'alba risplende il bisogno appena svegliato.

CAMBIO VIA Cambio via.. fermo! decide per me il semaforo. e sono ancora fermo ...fermo! La ragazza impazzisce di gioia e scende per strada cantando e ride il bambino indaffarato col gelato in mano. Intanto le rondini cercano la fine dell'orizzonte sparso dappertutto.

Cambio via... molto rumore! poche luci? Un clacson suona nella follia e si fa largo tra il frastuono dell'uomo in camicia

e il bancone del nulla. Cammino accanto alle note sognate la notte e vagano indisturbate tra i sentieri appena scoperti.

E' NATO Sta precipitando dall'alto del suo viso una piccola lacrima, non per dolore, non per disperazione.

E' nato.

I suoi occhi sorridono e sanno parole che non abbiano già parlato.

SONO VIVO!

Ho immaginato, ho dormito, ho scoperto il motivo per cui sono vivo!..

Amo la vita, amo la sua essenza, amo ciò che comporta in mia assenza.

IL FANCIULLO E L'UOMO...

Vaga la sua comparsa in scena ma ammicca a voler lasciar la parte.

Il sorriso astuto in grado di intendere e sorprendere: è generoso. Sfiora così la grottesca anima di chi sa che in fondo ha perso.

Recita ancora la strana storia del fanciullo e l'uomo.

A VOLTE A volte mi perdo ma sognando Lei ritrovo in me ciò che poco prima avevo perso. Posso sentire il suo sapore...avvertirlo: è inebriante, inconcludente, è vita.

A volte cambio stazione e sintonizzo il cuore altrove: oltre le stanze, il bianco e il nero, il razionale. Osservando il silenzio penso di stare meglio ma è mera utopia.

Cambio canale. Risintonizzo meglio e capto segnali ad oggi sconosciuti... chissà forse un giorno...

SENZA META Sono qui sulla riva... sono qui senza meta...

Respiro a grandi sorsate l'aria fresca che ogni giorno m'attira: come l'acqua scorre lenta nel fiume, come il sole dà senza nulla in cambio.

SENZA TE Adesso sono qua, ti prego ascoltami..portami con te. Alla fine è stata dura ma so che a qualcosa mi servirà: dimenticarti non è stato facile. Sai ho pensato a quella notte quando dormivamo sulla spiaggia, al tramonto di un estate fa e tu mi dicevi: Sono qui per te sono qui senza un perchè senza una vera meta senza di te, senza te. E adesso portami via con te.

Ma adesso sono qua, ti prego guardami..portami con te. Portami con te me lo dicevi sempre col tuo sorriso con i tuoi occhi azzurri, ma nonostante tutto tu sei andata via da me e allora io perchè adesso sono qui. Sono qui per te sono qui senza un perchè senza una vera meta senza di te, senza te.

E adesso portami via con te.

VENTO DENTRO Cosa ne dici adesso di parlare tra di noi, cosa ne dici adesso di chiarire tutto. E' ato molto tempo ma il tuo viso non se n'è andato dalla mia mente. Eppure sembrava logico pensare che saremmo stati sempre insieme. e pensare che stavo tanto bene insieme a te e pensare che adesso sono più contento se sento il vento dentro scorrere dentro me.

Cosa ne dici adesso di fermarti ancora un attimo parlare di quello che volevi dirmi ma tienimi qui vicino a te e fammi sentire le tue mani sopra le mie, dammi almeno la speranza d'inseguire il mio cammino e salire il pensiero di ritornare con te vicino.

GIORNATA SERENA Cammino per le strade di Pavia e osservo ciò che il Duomo vuole dirmi.

Magari il sole non coprirà tutta la piazza ma laggiù un angolino è ancora illuminato.

E ancora percorro un altra via così il grande corso mi porta lungo il fiume.

E riesco ancora a godere di questa finta giornata serena.

LA CAMPANA Cado insoddisfatto e attonito. Presto attenzione a tutto ciò che mi circonda. Osservo il campanile da quaggiù e penso che in fondo non è poi così alto.

Lo sguardo poi cade sulla campana, i rintocchi penzolano nel vuoto molto costanti e veritieri.

Segnali di un futuro non troppo lontano attendono l'impazienza cercata.

I SUOI OCCHI Restammo a parlare sotto i portici Lungo le lenzuola della notte. Alcuni lampi in lontananza riempivano le forti empatie di reciproche attenzioni. E ho baciato le sue labbra pensandola.. Ho odorato la sua pelle cercando l'orizzonte.

Un leggero pizzico al cuore.. e i suoi occhi.. e i suoi capelli.. erano le sole cose che possedevo. A cercar di spiegare nulla avrei in cambio.. E la notte è oramai ata e ho in grembo il suo ricordo.. qui, ancora tiepido..

Tra dita e mani tra tutto e niente.

NELLA NOTTE Ti ho pensata nella notte dalla palizzata del mio castello. Cerco ma non colgo occhi che non siano i tuoi.

Dal buio del sottobosco dannati schiavi arrovellano il mio pensiero.

E già mi perdo nell'infinità della sera così fresca, calma e placida.

DOLCE AMARO Canta, cantami ti prego la poesia della notte, che abbracciati in due amammo la vita più di tutti.

E non emozionare il vento che ci circonda, basta solo sospirare l'ardore che nutrono le pupille del tuo corpo.

Perso nel vuoto, perso e amato. Toccami il volto, le labbra, le lezioni son finite. Mi resta solo il tuo sapore: Dolce amaro di questa notte d'estate che fredda e coccolata non vuol are.

Canta, cantami ti prego la poesia della notte, che abbracciati in due amammo la vita più di tutti.

AMARE SENZA LUCE L'ho fatta innamorare implorando i sensi. Dal dimagrire il mare sfiorando poi la voce a pochi i e lenti.

Dinanzi al giorno buono la notte chiede ancor pietà, a rimembrar la luna, a questo serve scura, l'amor di lei...questo avrà.

Capir d'amare voglio, e' follia sapersi vivo, incatenar l'orgoglio lasciarsi andare pure, a quello io nutrivo.

Ma saper di natura

amare senza luce, ch' io possa sentirla si, luce fa paura.

Ed ancor voi tutti che temete il giorno, lì, lasciatela ancora, e mai più farà ritorno.

IL CONFINE Del resto non amo di me che la parte più assurda. Corrugo la fronte in astinenza perversa di lei che manca all'appello. L'anello sottile che lega l'essenza perde la matrice ma s'adopera in fretta.

Del resto non amo di me che la parte più buona. Resto nudo di fronte al vasto enigma perso e abbandonato. Simile a me il resto del mondo già sicuro che il giorno verrà.

Del resto non amo di me che la parte migliore: Astratta e disinvolta. L'afferro bisognoso d'essere. Bisbiglio parole senza senso.

Respiro fiumi di vacui pensieri.

Percorro il sentiero più proibito e quel che è stato, le briciole di pane, svolazzano giù per il confine: Dietro le siepi del nostro giardino.

AMO Amo piaceri che abbiano la bontà di piacere. Amo odori che non abbiano smesso di profumare. Amo lei che stasera mi vuole tra le scoscese montagne di carnagione chiara.

Amo e non ho altro che un pezzo di pane. Amo e ho solo poche briciole da dare. Amo è questo ho da dire: Amo ogni istante della mia vita, Amo e non smetterò mai d'amare.

TI BACIO Ti bacio a occhi chiusi per non vedere il mondo. Carezzo senza toccare lo sguardo tuo più felice.

E se non vedessi il mare? E se non vedessi i monti? Nuoterei senza respiro, scalerei senza tornare.

Le rapide assetate livellano sentimenti, le paure accovacciate ai pensieri più insistenti.

Ti bacio a occhi aperti per non sentir la fine. Gusto senza vedere, il nostro primo bacio.

SPEGNERO' LA LUCE Spegnerò la luce e sarò cieco, m'avvolgerò del suo profumo intenso e misterioso. La stringerò forte per non svegliarla e rimarrò fuori, sull'uscio del mattino.

Appeso alla campana tratterrò il tempo ne mangerò piano i suoi contorni e resterò immune a quella sorte.

E' il fato ad averla portata, sarei nuvola senza vento, ora su di me adagiata cambio prospettiva e ascolto bene il suo commento:

Ancor tardo m'attende, l'equilibrio speziato dall'ansia.

Lancia spezzata e il cuor trafitto recherà nel petto il nome suo scritto?

Spengo la luce e son sveglio.. la stringo forte per sentirla meglio e rimarrò fermo ad aspettare dentro: nell'atrio grande del suo cuore.

L'AMOR DEV'ESSER GRATO M'aggrappo alla sostanza innata buona dell'essere umano. L'amor dev' esser grato se ciò che siamo è puro istinto.

Eppur mi sento convinto, la mano trema al suo cospetto or che dallo sguardo amato il regno suo m' avea nel petto.

Son codardi questo e quello, lo vedi come scappan? Son grati si, all'amore appena offerto, mal al Sol, guarda, nessun resiste.

Accecato dal suo sguardo ora inetto son caduto, e perso... e ignorante... al petto suo ho ceduto.

Astratto è il tempo e chi lo comanda ha molta fretta, e vagante avanti va sempre, e orgoglioso arioso or non torna.

Dunque mi baci subito! oh mia signora, Lui spreme duro le ultime parole, per non perder di noi che gli attimi migliori.

Non quelli son dolori che mi consigliano a restare, ma le gioie, le più grandi adesso, che non vorrò scordare.

CADE LA PIOGGIA Cade la pioggia.. piove.. e sembra che porti con se il bianco azzurro delle stelle. Pioggia che tutto hai bagnato pioggia che la fronte mia hai assaggiato pioggia che rivedi dall'alto del tuo monte la più grande creatura mai esistita.

Potrebbe l'oscura morte resistere a tanto splendore? Bella è la vita per chi l'apprezza, e chi la sogna sa amare!

Ma piove.. e il vicino rumore arriva sempre in ritardo: dopo l'ultima luce quasi stanco..indebolito..

riesce a ritagliarsi comunque uno spazio: è il suo trionfo, è la sua parola, è ciò che meglio sa fare.

Cadere e poi rialzarsi.. giacere e poi salire l'infinito limbo del piacere amare.

E' ORA DI ANDARE Volevo dirtelo pur sapendo che sei lontana. Volevo dirtelo pur sapendo che non vorrai vedermi.

Di un bacio, il nostro amore è stato l'assaggio, bianco nel colore: per gradire questa è la scelta migliore.

Il sapore è stato amato, la bocca e le mani hanno toccato, la vita ata non tornerà.

Accogliamo questo miraggio, il dolce bacio che non morirà. Alla fine del tramonto, quello specchio rivolto

su di noi si poserà.

Ma il tempo a, loro ci stan guardando..

E' ora di andare.

HO CAPITO CHE LA NOTTE Ho capito che la notte a più in fretta senza una vera meta che ci aspetta.

Ho capito che la notte porta il vero senso della vita: di un barlume di luce che tanto infuoca e seduce.

Ho capito che la notte sazia i corpi, le menti, e l'enarmonie che ne risultano non son semplici da intuire.

Ho capito che la notte, questa notte, la erò sdraiato, tra le sue labbra, ad aspettare il tempo.

IL VIAGGIO PIU' GIUSTO Ho percorso una strada: ho scelto quella più breve, se non altro è stata la più intensa e lieve.

Cambierò strada: sceglierò quella più lunga, sarà la compagna ideale il viaggio più giusto.

ONDE SONORE Onde sonore.. non sono mai state così udibili.. E' raro assaporare i loro contorni verde oro, caldo opaco, nell'imbrunire giorno che mesto e solenne lascia qui tutti.

Ad ascoltar nulla s'apprende, si perde.. e vince l'immagine di lei nuda e distesa sopra campi di seta scura senza lasciar traccia alcuna. ..E noi restiamo, vestiamo, camminiamo..

su quel prato erboso.

NUOVI GENITORI Diventeremo adulti.. nasceranno figli.. avremo nuovi genitori..

A LEI Penso a lei continuamente..

Offuscato il mio pensiero dallo strano misticismo dei suoi occhi, e dalle sue labbra assaporo quella melodia che attraente attrae gelosamente il mio orizzonte stellare.

A Lei! certo.. a cos'altro pensare?!

E le ore, e i secondi, e i minuti.. fin troppo leziosi e gravi son dinanzi al suo guardare.

ate son le notti ad aspettare il mio bisogno estremo di vederla. Incontrarla e guardar

ciò che lei vede, vederla ora m'acquieta.

Penso a lei continuamente.. Pensandola ora.. bella come sempre, la immagino qui, distesa accanto a me.

L'ABITUDINE E' l'abitudine: cambia la gente. Persiste in loro l'idea dello spazio limitato che li circonda.

Aureo e labile, il vagabondo scintillare, presente e stabile alla mente, in ciascun di loro attende.

Che li desti, li presenti il conto. Alla lunga stanca.. ne sentiranno mai il bisogno?

E una mattina si sveglino aprendo le finestre, e una notte non di addormentino chiudendo le persiane. Che cantino! odorino! e vestino! cose sconosciute e vane.

Mentendo e attraversando pur non cercando strade loro s'abbandonano e si credon fortunate.

Queste son le genti che l'abitudine sovente chiama al cospetto di mente e all'amor non paga.

AL CIGLIO DI UN BURRONE Suono, disinvolto al ciglio di un burrone, il vento non mi sfiora neppure.

Suono, incapace di mentire al sole sotto queste nuvole dorate.

Suono e son felice, consapevole del nulla al di là di questo tramonto.

Resto immobile alla volontà che spinge il mio guardare. E vago su lenzuola accartocciate, sui cuscini comodi del bene, alle sensazioni dolci dell'amore.

Suono, disinvolto

al ciglio di un burrone, ed il vento porta via lontano questo mio dolce are.

PER OGNI SOGNO AVVENIRE Quando senti quella brezza di un mattino di sera carezzare la tua pelle;

Quando senti quel fuoco dal mare all'orizzonte bruciare l'ultima ione;

Quando d'un tratto capisci guardandola negli occhi che tutto è più chiaro;

Quando scopri finalmente l'importanza di essere vivo e vivere lievemente riposa.

D'imparagonabile bellezza, il suo sapore alla tua mente sta.

E cadono le velate incertezze in amori travolgenti, in pianti dimenticati, in suoni mai sentiti.

Certi amori..odori..sensazioni.. che piacere averti ascoltati.

E miagolano, e grattano alla porta del mio destino,

salendo queste scale.. lassù.. per ogni sogno avvenire.

AD ASPETTARE IL TEMPO.. Ad aspettare il tempo.. sono orgoglioso d'esser vivo prima ancora di vedere l'aria attraversare il petto.

E l'amor che acerbo vive in questo mio nuovo modo, moto ondoso, di amare il vento, come dolci praterie, come neve su di esso, rimango qui estasiato, ad aspettare il tempo..

MUSICA Lei si sveglia per sognare un pensiero. Io mi addormento per regalare emozioni.

Forse ho bisogno solo di un ritornello Che lasci senza fiato queste lacrime, Queste ioni questi amori.

E si posino su di te centododici canzoni.

Bacio l amore della tua pelle umida, Saggio le note che scendono piano Dalla tua mano tiepida.

M innamorerò ancora di te Giorno e notte pensandoti, Fino l infinito di questo tramonto, Fino il mare di questo orizzonte.

E ancora, t amerò per sempre..

PRIMAVERA Odo le prime chiatte le gatte sopra i tetti,

Maledetti saranno i cipressi per una stagione o poco più.

E ad un albero decisi di dare il mio cognome, Amore, e dare nuova luce, a chi poi un giorno sboccerà.

Primavera si sveglia ogni anno, e' mattina e si sta meglio..

Le rondini volano alte e qui acquattati in disparte, sempre pronti ad ammirarle, siam io e quel merlo parlante.

E notte si fa a dichiarar le stelle sdraiati per il tempo che concede, La Luna e giorno insieme sembra voler far la pace,

Che cambino il destin crudele dell'umana sorte, che ormai sazia di ogni turbamento, e' scalza ai piedi del cemento.

Ma primavera si sveglia ogni anno, e' già mattina e si sta meglio.

Riferimenti audio

Fasci di luce: https://www.youtube.com/watch?v=0tcCcCrCdjs L'equilibrio: https://www.youtube.com/watch?v=8mqhAldbZkU Il gioco: https://www.youtube.com/watch?v=F-W19d4JcLU L'amara vergogna: https://www.youtube.com/watch?v=e3eG1erHfxU Il fanciullo e l'uomo: https://www.youtube.com/watch?v=DIqC59tJrl0

Ringraziamenti

Grazie ai miei genitori Angelo Greco e Marialucia Messina, a mia sorella Irene e mio fratello Luciano, al caro Luigi Loda e ad Evgenia Erushnikova per avermi accompagnato e incoraggiato.

Grazie a Dario Imparato e Mirko Filippelli, miei fedeli amici di sventura, per la foto di copertina.

Grazie a chiunque direttamente o indirettamente ha collaborato a questo libro.

Pierluigi Greco è nato nel 1984 a Nardò (LE). Poeta, musicista, compositore si dedica alla poesia dall'età di 8 anni. Laureato in Flauto traverso è vincitore di numerosi premi nazionali in musica da camera. Ha composto l'opera "Fasci di luce": duetto per flauto traverso e clarinetto.

http://www.narcissus.me/ Fasci di luce di Pierluigi Greco

informazioni di contatto: email: [email protected]

© 2015 Narcisuss Editore, Ebook ISBN COPERTINA || ART DIRECTOR: MIRKO FILIPPELLI | FOTOGRAFIA: DARIO IMPARATO